Val d’Agri, altri problemi per l’impianto dell’Eni?

Centro Olio Viggiano, foto archivio Re:Common, marzo 2018

Lo scorso 4 maggio al Centro Olio dell’Eni in Val d’Agri (COVA) si è registrato un incidente, confermato alla stessa multinazionale petrolifera italiana: una fortissima fiammata anomala. In una prima informativa la compagnia petrolifera ha spiegato che l’episodio sarebbe dovuto alla rottura di un compressore, riservandosi di inoltrare una dettagliata relazione sulle cause dell’evento. Episodi simili si sono verificati negli ultimi mesi.

In attesa di ulteriori accertamenti da parte del’Arpab, l’ente regionale di controllo ambientale, l’attività estrattiva dell’Eni prosegue senza sosta.

L’Osservatorio Popolare Val d’Agri ha fatto notare che la grande fiammata è stata preceduta da alti livelli di idrocarburi non metano, categoria di inquinanti che da sempre accompagna l’attività estrattiva in valle, incredibilmente ancora non normati in Basilicata nonostante le tante promesse e le pressioni delle associazioni.

Val la pena ricordare che nel recente passato il COVA ha avuto problemi ancora più gravi: nel 2017 c’è stato un mega-sversamento di greggio che ha comportato la chiusura dell’impianto per circa tre mesi. Sulla perdita, stimata in 400 tonnellate, hanno indagato le autorità competenti e a Potenza a fine 2019 è iniziato un procedimento nei confronti dell’ex manager dell’Eni Enrico Trovato, accusato di disastro ambientale – reato per cui rischia una pena fino a cinque anni di reclusione.

Ma sempre a proposito di fiammate, a cavallo fra fine aprile e inizio maggio ce ne sarebbero state alcune anche presso il nuovo centro oli della Total, in Val Basento. L’azienda francese smentisce, ma le foto postate dagli abitanti dell’area sui social network non lascerebbero dubbi.

Resta aggiornato, iscriviti alla newsletter

Iscrivendoti alla newsletter riceverai aggiornamenti mensili sulle notizie, le attività e gli eventi dell’organizzazione.


    Vai alla pagina sulla privacy

    Sostieni le attività di ReCommon

    Aiutaci a dare voce alle nostre campagne di denuncia

    Sostienici