Le mobilitazioni del 22 febbraio contro il TAV: una giornata di lotta e solidarietà

dal blog di Spinta dal Bass

Dal blog di Spinta dal Bass

La forza di un movimento si vede nei momenti difficili.

Mesi e mesi di massacro mediatico, demonizzazioni e attacchi giudiziari chirurgici per preparare un terreno a loro favorevole, poi al momento giusto ecco arrivare quattro arresti con l’accusa di terrorismo. Pochi giorni dopo giunge la richiesta di risarcimento di LTF, una cifra milionaria (215 mila euro).
Questo il quadro della situazione.
La cornice sono i circa 600 indagati e le decine di persone con misure restrittive.

Ma non basta: i nostri quattro amici in carcere accusati di essere terroristi (per un compressore bruciato!) messi sotto pressione, in isolamento, stanno subendo un trattamento al limite della tortura.

Si può definire una punizione esemplare posta in essere contro un Movimento che resiste da vent’anni con l’obbiettivo non dichiarato di impaurire, dividere e sfiancare chi ancora oggi lotta per difendere la propria Terra, il proprio futuro, i propri diritti.

Ebbene oggi c’è stata l’ennesima dimostrazione che anche questa volta hanno fallito e continueranno a fallire.
Da Chiomonte, passando per Torino e per le 40 e più piazze italiane ed estere, una marea di gente è scesa in strada chiedendo la scarcerazione di Chiara, Niccolo, Mattia e Claudio, rivendicando e praticando il diritto di resistere.

Un consenso alla lotta della Valle di Susa che si allarga in modo esponenziale dimostrando così che l’accanimento giudiziario non scalfisce questa lotta nè la voglia di riscatto del Paese: da chi lotta per la casa, a chi contro un inceneritore, chi per un lavoro dignitoso (come gli operai della Vertek di Condove presenti oggi con striscione e pettorine), chi contro la chiusura di un ospedale o una scuola.

A Chiomonte eravamo in migliaia, valsusini testardi e fieri di difendere la nostra amata Valle.
Tante famiglie con bambini e ragazzi, giovani generazioni che crescono con l’idea ben precisa di voler abitare un territorio vivibile come lo è stato per i loro genitori e nonni.
Uno striscione racchiude il senso della giornata “Se terrorismo è difendere la nostra terra, allora siamo tutti terroristi”.

Liberi di resistere, liberi tutti!

A questo link le tante iniziative che si sono svolte il 22 febbraio in tutta Italia

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