
La Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) si sono piazzate rispettivamente sedicesima e diciassettesima nell’Aid Transparency Index reso noto in questi giorni dall’organismo indipendente Publish What You Fund (PWYF).
Ovvero sono risultate penultima e ultima nel segmento di “classifica” che riguardava le 17 istituzioni multilaterali messe sotto scrutinio. Lo studio ha preso in esame anche organizzazioni per l’aiuto allo sviluppo ed enti governativi, per un totale di 68 realtà, con BEI e BERS a occupare il 44esimo e il 45esimo posto a fronte di uno “score” del 24,6 e del 24,5 per cento. Un risultato pessimo, peggiore dell’anno scorso e molto al di sotto delle altre istituzioni europee – che in media si attestano sul 55%.
Piccola postilla in chiave italiana: la Farnesina ha fatto ancora peggio, visto che il nostro ministero degli Affari Esteri si è attestato – si fa per dire – alla 54esima posizione con un punteggio del 15,65%.
Va sottolineato come la BEI stia attualmente rivedendo la sua politica sulla trasparenza, addirittura in senso più restrittivo. Si parla infatti di ampliare il novero delle eccezioni in merito alla possibilità di divulgare informazioni. Un’eventualità che preoccupa varie organizzazioni che monitorano le attività delle banca di sviluppo dell’UE, tra cui le reti Counterbalance e CEE Bankwatch.
Per leggere il rapporto: http://ati.publishwhatyoufund.org/index-2014/results/