Corruzione e carbone, non si fermano le proteste in Repubblica Dominicana

Marcha Verde in Repubblica Dominicana, agosto 2017, foto Luca Manes/Re:Common

Come accaduto con continuità da un anno a questa parte, il movimento dominicano “Marcha Verde” è tornato in piazza per protestare contro il progetto di centrale a carbone di Punta Catalina (ne avevamo parlato già in questo articolo), accusato di essere il simbolo della corruzione dilagante nel Paese. Punta Catalina viene inoltre vista come una risposta sbagliata e obsoleta alle esigenze energetiche del Paese.

Questa volta la manifestazione di Marcha Verde ha avuto il suo culmine nel concentramento, durato oltre due ore, davanti al Palacio Nacional (guarda il video a questo link), ovvero la residenza del Presidente della Repubblica Dominicana. Proprio l’attuale inquilino, Danilo Medina, è accusato da più parti di essere uno dei principali protagonisti di questa oscura vicenda di corruzione, in cui è coinvolta l’impresa di costruzione brasiliana Odebrecht, insieme alla Petrobras in “prima linea” nel mega scandalo “Lava Jato”.

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